Efficienza Energetica per gli edifici storici

Linea guida Efficienza Energetica per gli edifici storici

La riqualificazione è diventata un’occasione di rilancio per l’economia – come la crescita del PIL nel prime semestre 2022 dimostra – e il PNRR prevede misure specifiche per gli interventi sugli edifici esistenti. Anche la digitalizzazione è presente in tutte le agende politiche a livello nazionale e internazionale.

Attraverso l’analisi di 9 differenti casi studio, eterogenei non solo come epoche storiche, ma anche come processi utilizzati, la presente linea guida, ha lo scopo di indicare la digitalizzazione come strumento per prendere decisioni consapevoli ed ottenere i migliori benefici di performance energetica.

Nel particolare contesto degli edifici storici la logica puramente speculativa di convenienza economica attesa per un energy performance contract non può prevalere: ci sono infatti molti aspetti che devono necessariamente essere tenuti in considerazione, tra i quali la fattibilità in funzione dei requisiti delle soprintendenze e dei regolamenti locali. Altro punto importante da considerare riguarda i numerosi benefici che gli interventi di miglioramento permetterebbero di ottenere e che invece nelle pratiche comuni vengono trascurati, fissando come unico obiettivo quello della riduzione dei consumi.

Se si decide di utilizzare il BIM anche per realizzare il modello digitale dell’edificio una volta ristrutturato, ci sono ulteriori vantaggi quali la riduzione dei costi di gestione e manutenzion (processo regolato dalla serie di norme ISO 19650).

La Guida, nata a valle delle attività del gruppo di lavoro su Efficienza Energetica coordinato dal Presidente Anna Moreno, nasce con l’intenzione di poter essere di supporto per tutti gli interventi di riqualificazione con l’uso del BIM proprio partendo dalle migliori pratiche disponibili sia a livello nazionale che internazionale.

Energy Efficiency Guidelines for Historic Buildings

Renovation has become an opportunity to boost the economy – as GDP growth in the first half of 2022 shows – and the NRP includes specific measures for interventions in existing buildings. Moreover, digitisation is present in all political agendas at national and international level.

Through the analysis of 9 different case studies, different not only in terms of historical periods, but also in terms of the processes used, this guideline aims to point out digitisation as a tool for making informed decisions and achieving the best energy performance benefits.

In the particular context of historic buildings a purely speculative logic of expected cost-effectiveness of an energy performance contract cannot prevail: there are many aspects that must necessarily be taken into account, including feasibility according to superintendence requirements and local regulations. Another important issue to be considered concerns the numerous benefits that improvement measures would enable and which are ignored in common practice, with the reduction of consumption being the only objective.

Deciding to use BIM also to create a digital model of the building once it has been refurbished, there are further advantages such as reduced management and maintenance costs (a process regulated by the ISO 19650 series of standards).

The Guide, born as a result of the activities of the working group on Energy Efficiency coordinated by Anna Moreno, was created with the intention of being a support for all renovation interventions with the use of BIM, precisely starting from the best practices available both nationally and internationally.

Fill out the form to receive the PDF: “Energy Efficiency guideline for historic building: The importance of adopting BIM in the study and feasibility design phases of restoration and maintenance works ” in English.


Guida all’IFC per il progetto stradale

Il gruppo di lavoro IFC Road Italia è costituito a partire dalla fine del 2021, grazie ad un’iniziativa congiunta tra buildingSmart Italia e Università di Padova e a seguito del contemporaneo sviluppo del BIM in ambito di opere pubbliche e della nuova versione del formato interoperabile IFC per le infrastrutture.

Scopo del gruppo di lavoro per verificare lo standard operativo IFC4.3 per il suo utilizzo durante il ciclo di vita dell’opera stradale (progettazione, verifica e validazione, realizzazione, manutenzione). Il gruppo viene costituito grazie alla presenza di differenti portatori di interesse: società di progettazione (ambito definizione dei requisiti di progetto e direzione lavori), produttori e distributori di software (ambito fattibilità operativa e implementazione dello standard), Università ed enti di ricerca (ambito conoscenza dello standard e del ciclo di vita dell’opera stradale), Stazioni appaltanti (ambito verifica di progetto e realizzazione e ambito manutenzione).

In questa pagina vengono proposti i risultati del gruppo di lavoro. I risultati riguardano la creazione di una linea guida e di una serie di modelli informativi che, una volta federati, dimostrano la fattibilità tecnica dell’utilizzo dello standard IFC 4.3 per la produzione di un modello BIM.

La guida all’IFC per il progetto stradale nella sua versiona aggiornata, scaricabile da questa pagina, è stata presentata in un LivingLab lo scorso 28 settembre. Puoi rivedere qui la presentazione delle Linee Guida

IFC Road per la progettazione delle infrastrutture stradali, che fornisce il supporto metodologico agile per le stazioni appaltanti e i produttori/utilizzatori di modelli IFC, secondo classi di prodotto, associate ad una organizzazione spaziale e funzionale e al tracciato di progetto

La visualizzazione e l’interrogazione del file IFC prodotto dal gruppo di lavoro, ottenuto dalla federazione del modello stradale, idraulico e delle opere puntuali, in IFC4.3

La visualizzazione e l’interrogazione dei modelli informativi IFC

Componenti del gruppo

Il GdL è stato coordinato da Rachele A. Bernardello (LIM.lab presso Dipartimento ICEA – Università degli Studi di Padova) e P. Borin (DICATAM – Università degli studi di Brescia – LIM.lab) ed ha visto la partecipazione di:

 

Componente Ruolo Persone coinvolte
Acca Software house Cianciulli M., D’Urso A.
ANAS Stazione appaltante Necci S., Sacco E., Semeraro F.
Systra SWS Progettista Clauser D.
E-farm Progettista Tonin R., Bragotto M.
E-metodi Servizi Tiveron A.
Geodata engineering Progettista Lauro G., Lucibello G.
Lombardi Ingegneria Progettista Gazulli D., Prono M.
Politecnica Progettista Cacozza M., Gori A.
SierraSoft Software house Coletto M., Coletto M.
Systema Software house Barone S., Manes C., Matrigiani A.
Tecne Progettista Iannelli C., Roncoroni R., Serafini P., Zelante P.
Tomat P. Servizi
Università di Brescia IFC expert Borin P.
Università di Padova IFC expert Bernardello R.A., Maggipinto M.
Università di Padova Progettista Giacomello G., Pasetto M.
Volpatti G. Progettista


OpenBIM per la modellazione degli IRAI

Linea guida per l’applicazione dell’OpenBIM alla modellazione degli impianti di rivelazione e allarme incendi (IRAI)

La presente linea guida rappresenta uno dei risultati prodotti dal gruppo di lavoro “Impianti Elettrici e Speciali” (IES) creato all’interno di IBIMI, Capitolo italiano di buildingSMART.  

Il GdL è stato costituito a marzo 2021 a valle del protocollo d’intesa firmato tra il CEI-Comitato Elettrotecnico Italiano ed IBIMI per lo sviluppo del BIM nel campo elettrico, con l’obiettivo di studiare e analizzare i problemi percepiti dai professionisti in fase di modellazione ed uso del modello, e tentare di individuarne responsabilità e possibili soluzioni.   

Dopo questa prima fase di lavoro le attività si sono concentrate sullo sviluppo della presente linea guida per introdurre un corretto approccio alla modellazione. Con questo documento si vuole infatti proporre una metodologia ed un linguaggio che accomunino i modellatori e i modelli, così da semplificare e uniformare lo scambio dei dati offrendo notevoli vantaggi a beneficio della qualità e produttività. 

La guida vuole essere inoltre un aiuto per progettisti e produttori nel momento della scelta dei parametri da inserire negli oggetti creati da utilizzare nei modelli.  

Il documento sarà in continuo aggiornamento per accogliere le novità normative, tecnologiche e le esigenze derivanti dai casi d’uso.  

Questa guida vuole essere la prima di un serie che andranno a coprire tutto il campo degli impianti elettrici e speciali. Se siete interessati a partecipare alle prossime attività del gruppo scriveteci a: comunicazione@ibimi.it 

Guarda ora la presentazione della linea guida nell’intervento di Stefano Ricatti e Andrea Aiello “OpenBIM per un corretto approccio alla modellazione degli impianti elettrici e speciali: il caso degli Impianti di Rivelazione e   Allarme Incendi (IRAI)” dalla 5° Conferenza Nazionale IBIMI buildingSMART.

Linea guida per l’applicazione dell’Open BIM alla modellazione degli impianti di rivelazione e allarme incendi (IRAI). Metodologia e giusto approccio per la creazione ed esportazione di modelli di impianti di rivelazione e allarme incendi.

Visualizzazione modello di IRAI in IFC


Energy Performance

Linea guida sul BIM per la performance energetica: Quali informazioni scambiare, quando, perchè e tra chi.

Questa  linea guida contiene spunti di riflessione per concepire un patrimonio edilizio più sostenibile. L’edilizia tradizionale deve lasciare il passo a un approccio più moderno. Il progetto preliminare non può solo guardare al progetto come fine a se stesso ma deve essere concepito come un passo in un ciclo continuo. Ciò significa che l’autore del progetto preliminare deve considerare le conseguenze della sua decisione durante tutto il ciclo di vita dell’edificio. Per fare al meglio il suo lavoro deve condividere le informazioni e le decisioni con tutti gli attori della ristrutturazione dell’edificio.

L’opera è frutto di numerose collaborazioni a livello nazionale ed internazionale. Il contributo principale è venuto dal gruppo di lavoro nazionale su Efficienza Energetica, composto da aziende e professionisti membri del capitolo italiano buildingSMART e da due principali stakeholders: Agenzia del Demanio e Ministero per lo Sviluppo Economico (MISE).

La linea guida qui pubblicata rappresenta solo una delle numerose possibilità per identificare quali informazioni devono essere scambiate durante la vita di un edificio per raggiungere le migliori prestazioni. Nel caso di un piccolo edificio o di un singolo appartamento, i processi possono essere semplificati e molti scambi saranno affidati a meno attori mentre, nel caso di edifici complessi, i ruoli identificati in questa linea guida possono essere ancora suddivisi tra più attori . Ciò che si è cercato di sottolineare è l’importanza di disporre di informazioni affidabili per prendere decisioni consapevoli, e per gestire l’edificio per il resto della sua vita che, in alcuni casi, sarà per sempre.

Siamo aperti ai contributi di qualsiasi esperto disposto a condividere le sue conoscenze per migliorare questa linea guida.

Guide line on the use of BIM for energy performance: What information is exchanged, when, why and between whom.

This guideline contains food for thought to conceive a more sustainable building stock. Traditional construction must give way to a more modern approach. The preliminary project cannot only look at the project as an end but must be conceived as a step in a continuous cycle. This means that the author of the preliminary project must consider the consequences of his decision throughout the life cycle of the building. To do his job in the best possible way, he must share information and decisions with all those involved in the renovation of the building.

The work is the result of numerous collaborations at national and international level. The main contribution came from the national working group on Energy Efficiency, made up of companies and professionals who are members of the Italian buildingSMART chapter and two main stakeholders: the State Property Agency and the Ministry for Economic Development (MISE).

The guideline published here represents only one of several possibilities for identifying what information must be exchanged during the life of a building to achieve the best performance. In the case of a small building or a single apartment, the processes can be simplified, and many exchanges will be entrusted to fewer actors while, in the case of complex buildings, the roles identified in this guideline can still be divided among several actors. What we tried to emphasize is the importance of having reliable information to make informed decisions, and to manage the building for the rest of his life which, in some cases, will be forever.

We are open to contributions from any expert willing to share their knowledge to improve this guideline.

Compila il form per ricevere il PDF: “Guide line on the use of BIM for energy performance: Quali informazioni scambiare, quando, perchè e tra chi.”

Fill out the form to receive the PDF: “Guideline on the use of BIM for energy performance. Which information is exchanged, when, why, and among who”


Stato del Bim nel settore ferroviario

OpenBIM for Rail: stato del BIM nel settore ferroviario

Questo report cattura i risultati dell’iniziativa openBIM for Rail, svolta nel contesto dell’associazione buildingSmart Italia con l’obiettivo di indagare lo stato dell’implementazione del BIM, e dell’openBIM, nel settore ferroviario italiano. L’intento è fornire indicazioni per iniziative future che rispondano ai bisogni del settore ferroviario e siano adeguate al suo livello di maturità.

Per raggiungere l’obiettivo, è stato costituito un gruppo di lavoro formato da oltre 50 professionisti appartenenti all’intera filiera ferroviaria, anche esterni all’associazione.

Tali professionisti hanno individuato ed indagato le tematiche relative a cinque aree di indagine: usi del modello, normativa e standard, processo informativo, strumenti e maturità BIM. Per ogni area di indagine, le tematiche sono state suddivise in quattro categorie: opportunità, sfide, esperienze e proposte.

Dall’indagine del gruppo di lavoro è scaturito un questionario, compilato da oltre 100 professionisti. Questo report sintetizza quanto discusso dal gruppo di lavoro, cattura i risultati del questionario e riporta alcune interviste svolte nell’ambito dell’iniziativa.

Metodologia:

Durante gli incontri, è stata seguita la seguente metodologia:

  1. Presentazione dell’iniziativa e costituzione del gruppo di lavoro;
  2. Raccolta di spunti e idee per individuare delle aree d’indagine generali;
  3. Consolidamento e analisi delle aree identificate, secondo le quattro categorie di argomenti sopra citati;
  4. Elaborazione di un questionario a partire dalle analisi del gruppo di lavoro;
  5. Diffusione del questionario tra i professionisti del settore per accrescere la base statistica dell’indagine;
  6. Realizzazione di interviste ad alcuni componenti del gruppo su esperienze pregresse;
  7. Analisi dello stato dell’arte internazionale circa BIM e ferrovie;
  8. Raccolta di spunti, risultati del questionario, e interviste nel report d’indagine.

Il report sullo stato del BIM nel settore ferroviario, che può essere scaricato in formato PDF da questa pagina
è stato presentato in live streaming il 20 luglio. Se hai perso la diretta puoi vedere qui la presentazione:

Compila il form per ricevere il PDF: “OpenBIM for Rail: stato del BIM nel settore ferroviario”.


Capitolati informativi

Linee Guida per la compilazione della sezione tecnica dei capitolati informativi: formato file

Il 2019 è l’anno di introduzione dell’obbligo di adozione del BIM per alcune tipologie di appalto pubblico. La normativa italiana vigente prevede un’introduzione progressiva dell’obbligatorietà del BIM negli appalti pubblici: si parte dal primo gennaio 2019 per le opere complesse con importi superiori a 100 milioni di euro, fino al 2025, quando il BIM sarà obbligatorio per ogni appalto
pubblico.

Con il presente documento IBIMI, in qualità di Capitolo italiano di Building Smart International, autorità internazionale nella digitalizzazione dell’economia del patrimonio costruito attraverso la creazione e l’adozione di standard aperti e internazionali, vuole contribuire a definire le linee di indirizzo finalizzate ad orientare correttamente le stazioni appaltanti, e più in generale le committenze, nei flussi informativi con i vari operatori coinvolti nell’appalto, in considerazione dell’importanza dell’utilizzo dei formati aperti.

La metodologia BIM, infatti, è basata proprio sull’interoperabilità, la collaborazione, il coordinamento e la comunicazione tra diversi attori nelle fasi del ciclo di vita dell’ambiente costruito (progettazione, realizzazione, gestione e manutenzione, dismissione, ecc.).

Per garantire scambi informativi efficienti ed efficaci risulta certamente adeguata l’adozione di formati dati aperti, i quali consentono lo scambio elettronico delle informazioni senza soluzione di continuità.

Le presenti linee guida cercano quindi di fornire un indirizzo su come gli operatori del settore dovrebbero richiedere, fornire, condividere informazioni, file, elaborati, nel rispetto delle norme tecniche e legislative vigenti e secondo le best practice di livello nazionale e internazionale.

A fronte dell’apertura dell’intero settore delle costruzioni a questa nuova metodologia, è estremamente importante che pubbliche amministrazioni, organizzazioni e singoli soggetti si trovino preparati e operino correttamente, soprattutto nell’ambito dello scambio dei contenuti informativi, che costituisce un ruolo centrale dell’appalto.

Il Presidente di IBIMI
Ing. Anna Moreno

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Qualifica dei professionisti BIM

Linea guida per la formazione, certificazione e qualificazione dei professionisti BIM

Questo documento si propone di fornire al lettore le indicazioni pratiche su come scegliere ed intraprendere il percorso di qualificazione professionale più adatto ai suoi obiettivi, offrendo un confronto tra le principali normative italiane ed internazionali in materia di figure professionali BIM. La guida è adattata anche per l’ente di formazione che intende definire una proposta formativa BIM.

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Blockchain

Il settore delle costruzioni sta gradualmente passando da metodi di gestione dell’informazione tradizionali a sistemi di gestione complessi che assicurino un flusso di dati interrogabile e riutilizzabile.

Il percorso di digitalizzazione, in particolare l’introduzione di nuove tecnologie, apre una serie di nuove sfide per il settore delle costruzioni

Il gruppo di lavoro BIM & Blockchain, nato nel 2020 all’interno di IBIMI, capitolo italiano di buildingSMART, intende offrire indicazioni utili all’applicazione della tecnologia blockchain (DLT), nata in ambienti monetari, al settore delle costruzioni per contribuire a migliorare la valutazione dell’affidabilità e l’assegnazione delle responsabilità negli scambi informativi.

L’augurio è quello di stimolare lo sviluppo di applicazioni che siano un’opportunità non solo per risolvere problemi esistenti, ma anche occasione di business per le aziende italiane con possibili sbocchi nei mercati internazionali.

Linea guida per l’applicazione della blockchain ad un CDE
Impiego di sistemi DLT e smart contract per la registrazione dello scambio dei dati.

Linea guida per l’applicazione della blockchain alla dematerializzazione dei documenti di cantiere
Impiego di sistemi DLT e conservazione digitale a lungo termine per la reingegnerizzazione e l’affidabilità dei processi di trattazione documentale a supporto della gestione degli asset.

Linea guida per l’applicazione della blockchain al processo BIM sull’esistente
Impiego di sistemi DLT e smart contract: dalla raccolta dei dati alla determinazione dello stato di salute del costruito fino alla progettazione degli interventi.


Digital Twin

Digital Twin: Come generare valore economico, sociale, ambientale e commerciale per l’industria delle costruzioni

A fianco ad un sempre più diffuso impiego del building information modelling (BIM) per gli edifici e, in generale, dell’openBIM nel settore del costruito, altri fattori concreti come la crescita della popolazione, l’urbanizzazione e il cambiamento climatico pongono l’intera industria di fronte alla necessità di migliorare in qualità e produttività.

buildingSMART International ritiene che tutta la filiera dell’industria del costruito sia coinvolta in un grande processo di trasformazione digitale proprio perché vi è una forte interdipendenza tra tutti gli attori del ciclo di vita di un edificio, che porta ad un intenso scambio ambo versi di informazioni.

Le moderne tecnologie come l’intelligenza artificiale, il machine learning, i sensori e l’Iot consentono la raccolta di dati dinamica e lo scambio di dati istantaneo.

Un gemello digitale (Digital Twin o DT) – noto anche come replica digitale – è una rappresentazione digitale di un bene fisico. Collegati tra loro, i gemelli fisico e digitale si permettono lo scambio regolare di dati durante tutto il ciclo di vita del bene.

Il concetto di Digital Twins interviene nelle fasi di pianificazione e progettazione per migliorarne la gestione ed efficientare la fase di costruzione, ma gioca un ruolo importante anche nelle fasi successive del ciclo di vita, soprattutto dopo la messa in funzione, fornendo benefici a lungo termine per le performance degli asset, l’ottimizzazione dei processi di gestione e l’affidabilità complessiva.

Compila il form per ricevere il PDF: “Digital Twin: Come generare valore economico, sociale, ambientale e commerciale per l’industria delle costruzioni”.


Guida all'IFC per i Ponti

Nel 2019 buildingSMART Italia fornisce la cornice per l’incontro tra stazioni appaltanti, studi di ingegneria, università e consulenti, che hanno la necessità di comprendere insieme come scambiare, in formato aperto, i modelli digitali di ponti e viadotti italiani. Per soddisfare questa necessità, nasce il lavoro del gruppo IFCBridge Italia, che si incontra con regolarità e impegno per studiare lo standard IFC, definire casi studio, sperimentare i software di modellazione, documentare le problematiche, proporre soluzioni per la realtà italiana.

È attraverso il lavoro di tutto il gruppo, e dal confronto tra le organizzazioni eterogenee che lo costituiscono, che nascono delle indicazioni operative e gli esempi pratici per l’esportazione di modelli .ifc di ponti e viadotti, tali da risultare interoperabili durante l’intero ciclo di vita dell’opera.
Tali indicazioni sono dirette sia ai soggetti che richiedono i modelli BIM (stazioni appaltanti), che ai soggetti che li creano (progettisti di ponti, modellatori).
Il gruppo IFCBridge Italia decide in questa pagina di condividere con la comunità una parte dei risultati raggiunti, con la speranza di supportare il settore delle infrastrutture civili nell’adozione di un approccio OpenBIM. I risultati sono organizzati nelle seguenti parti:

“IFC Bridge. Linea guida di applicazione dell’IFC a ponti e viadotti”, un documento PDF che fornisce il supporto metodologico e la conoscenza di IFC rilevanti per la produzione di un modello IFC di ponti e viadotti, secondo la resa di ciascuno elemento in classi informative, associate ad un’organizzazione spaziale e funzionale e la loro relazione con i tracciati stradali e ferroviari;.

La visualizzazione dei modelli IFC di un ponte ferroviario in muratura, creati secondo i metodi descritti nelle Linee guida e navigabili dal lettore;

La visualizzazione dei modelli IFC Lo sviluppo di un esempio di un ponte stradale misto in acciaio e calcestruzzo, di cui vengono fornite tre declinazioni di modellazione differente;

Una sezione Video, che illustra esempi pratici di applicazione delle Linee guida all’interno dei software utilizzati dal gruppo di lavoro.

Componenti del gruppo

ll GdL è stato coordinato da Engisis ed è diviso in due sottogruppi, così composti (in grassetto il coordinatore di ogni sottogruppo)

CASO COMPONENTE RUOLO
A RFI Committente
Università di Padova, Dipartimento ICEA Consulente / Progettista
ETS Progettista
B ANAS Committente
Università di Napoli Federico II Consulente / Progettista
CSPfea Software
Minnucci Associati Progettista
Systema Consulente
Lombardi Ingegneria Consulente

Metodologia

La metodologia seguita dal GdL prevede:

  • Studio dello standard e dei nuovi elementi proposti da IFC Bridge;
  • Individuazione di due casi studio (un ponte RFI e uno ANAS) e dei relativi casi d’uso;
  • Riconoscimento degli elementi IFC per i due casi studio;
  • Redazione di un piano di modellazione per soddisfare i casi d’uso;
  • Modellazione dei due ponti;
  • Mappatura verso lo standard IFC;
  • Compilazione di un rapporto che formalizzi e misuri le problematiche riscontrate e le soluzioni proposte.

Le modalità di lavoro includono: riunioni di gruppo in presenza, teleconferenze di coordinamento, workshop di modellazione per sottogruppo.

Ognuno dei partecipanti ha aderito investendo proprie risorse.

Eventi/Webinar

Il Capitolo Italiano di buildingSMART ha dedicato un gruppo di lavoro allo studio, testing e applicazione dello standard IFC 4.2 a due casi significativi di ponti italiani. Il gruppo di lavoro era composto da grandi stakeholders (società stradali e ferroviarie), progettisti, università e software vendors.

Il webinar ha voluto raccontare il gruppo, i diversi componenti e le expertise coinvolte; la metodologia adottata e i risultati della prima fase di progetto del GdL. Al termine della presentazione è stata inoltre condotta una sessione Q&A che ha testimoniato il grande interesse suscitato e la qualità dei contenuti proposti.