I soci Engisis e Minnucci Associati vincono il prestigioso buildingSMART openBIM Awards 2022

I soci Engisis e Minnucci vincono il prestigioso buidingSMART openBIM Awards 2022

Siamo orgogliosi di presentare “Chorus Life: Creation and maintenance of an openBIM Digital Twin for asset management” il progetto vincitore della categoria Asset Management ai “buildingSMART openBIM Awards 2022”, opera di un team tutto italiano, composto dai nostri soci Minnucci Associati ed Engisis e da IBN. La premiazione del progetto è avvenuta lo scorso fine settimana al Summit di Montreal (Canada).

Questa importante competizione, la più autorevole a livello internazionale, è suddivisa in categorie e premia i progetti che hanno sfruttato la metodologia openBIM in maniera innovativa ed efficace, nel settore dell’architettura, dell’ingegneria e delle costruzioni, proponendo soluzioni e tecnologie applicabili nelle varie fasi del ciclo vita di una costruzione.

LO SMART DISTRICT CHORUS LIFE BERGAMO

Chorus Life Bergamo, il più grande Smart District italiano, recupera 70.000 metri quadrati di un’ex area industriale scommettendo su un ecosistema digitale e comprenderà hotel, residenze, un’area food & beverage, un’area wellness, verde pubblico, aree multifunzionali e un’arena da 6.500 posti con parcheggi sotterranei dedicati.

L’idea alla base del concept di Chorus Life Bergamo è quella di offrire un servizio “building-as-a-service”, attraverso un’infrastruttura integrata digitale che consentirà ai fruitori di interagire pienamente con lo Smart District basata su un Digital Twin, connesso a dispositivi IoT e a diversi sistemi di gestione e controllo.

L’infrastruttura integrata digitale per la gestione dello Smart District permetterà di soddisfare le diverse esigenze dei vari utenti, garantendo le migliori condizioni di benessere, comfort abitativo, sicurezza e rispetto dell’ambiente. Difatti, i residenti, i visitatori e i clienti potranno usufruire di una vasta gamma di servizi, tra cui, ad esempio, la prenotazione e il pagamento automatico di un posto auto e la partecipazione ad eventi organizzati nell’arena. Gli operatori, invece, avranno il totale controllo dei sistemi, dei loro consumi e della loro manutenzione.

IL PROGETTO VINCITORE

Il Gruppo COSTIM, responsabile dello sviluppo, della costruzione e della gestione dello Smart District di Chorus Life Bergamo, ha incaricato il team italiano costituito da Minnucci Associati, Engisis ed IBN, per un progetto di ricerca e definizione di un metodo innovativo, sostenibile e replicabile a qualsiasi asset per la creazione e l’aggiornamento del Digital Twin sfruttando lo standard aperto IFC.

Il progetto guarda il Digital Twin con una nuova chiave di lettura: il Digital Twin non è solo una mera rappresentazione virtuale dell’asset, ma è un asset esso stesso, il cui valore deve essere preservato ed incrementato nel tempo. In questa ottica, l’openBIM è un ingrendiente fondamentale in quanto permette di:

  • risparmiare sull’investimento iniziale per la creazione del Digital Twin integrato, eliminando la necessità di sviluppare traduttori specifici per garantire la condivisione dei dati tra i diversi applicativi;
  • definire un approccio replicabile e sostenibile in altri contesti, perché permette di utilizzare qualsivoglia software compatibile con lo standard IFC;
  • aggiornare il Digital Twin integrato durante il ciclo di vita del distretto, senza perdita di dati.

Il metodo sviluppato e testato dal progetto vincitore si compone di 5 step:

  1. L’analisi delle esigenze di due attori: il gestore del distretto e l’utente. In questa fase vengono definiti gli scenari d’azione per entrambi gli attori e individuati gli elementi da gestire e da rappresentare nel Digital Twin;
  2. La definizione delle informazioni da gestire all’interno dell’infrastruttura integrata. In questa fase si individuano le informazioni da associare agli elementi, necessarie per la loro gestione nel tempo, e degli eventi che ne innescano la creazione, la modifica e la cancellazione;
  3. La comprensione di come ogni sistema dell’infrastruttura gestisce le informazioni. In questa fase si definisce quali applicativi software sono fonte dell’informazione e quali sono riceventi. Tra gli applicativi ci sono sistemi di Asset Facility Management (CAFM), di Building Management (BMS), i sistemi IoT, ecc.;
  4. La formalizzazione di una mappa rappresentante il flusso dei dati nell’infrastruttura integrata digitale;
  5. L’organizzazione della struttura del Digital Twin. In questa fase si definisce il modello dati alla base del Digital Twin. Nella sperimentazione del progetto lo strumento utilizzato è stato Azure Digital Twin (ADT) di Microsoft, perché permette di creare un Digital Twin personalizzato. Infatti, grazie a questa possibilità, il team ha potuto impostare un modello dati sfruttando principalmente il modello IFC del distretto.

Questo metodo è stato studiato per l’intero complesso e successivamente testato su uno degli appartamenti che costituiranno l’area residenziale di Chorus Life Bergamo.

Il progetto dimostra che è possibile utilizzare lo standard IFC come modello dati comune, utile all’integrazione di differenti soluzioni software, anche quelle non generalmente utilizzate nell’ambito del BIM, come l’Azure Digital Twin di Microsoft. Inoltre, rappresenta un passo avanti verso l’innovazione, applicando il concetto di Digital Twin ad un caso concreto, tramite la formulazione di un ecosistema di strumenti IT integrati e studiati per la città intelligente Chorus Life Bergamo.

Guarda il video della premiazione durante di Gala Dinner del 20 ottobre 2022 in occasione del buildingSMART International Standard Summit di Montreal


Summit buildingSMART International 2022, Montreal

Si è concluso il buildingSMART Standard Summit di Montreal, il primo nuovamente in presenza dopo 3 anni di appuntamenti virtuali. 

Durante i 4 giorni di lavori al Centre Monte-Royal sono state toccate tematiche importanti per la filiera in generale e per la comunità buildingSMART in particolare: 

Molto si è parlato di sostenibilità e del ruolo che il BIM può ricoprire nell’industria edile, che da sola causa il 40% delle emissioni di CO2. Basti pensare che il cemento da solo è responsabile dell’8 % delle emissioni annuali di anidride carbonica mentre l’apporto derivante dal trasporto aereo globale in un anno si attesta intorno all’1,8%. 

Il presidente del capitolo francese Frank Hovorka, ha presentato il contesto dove si inserisce il BIM per intervenire sulla sostenibilità dell’ambiente costruito, sottolineando come nel calcolo delle emissioni per ciascun paese si valutano solo le emissioni prodotte localmente e quindi come in effetti li valore globale è ben differente se si tiene, ad esempio, conto del fatto che molte materie utilizzate per l’industria francese sono importate da altri paesi e quindi l’impronta di CO2 è sicuramente maggiore di quella che si potrebbe pensare. 

Le emissioni di gas serra (GHG) devono, infatti, considerare la CO2 emessa e quella inglobata nel materiale da costruzione. Per valutare questi contributi ci sono vari strumenti tra i quali “footprint” NDC e LCA 

L’uso del BIM, inoltre, fin dalla fase di progettazione preliminare, permette di fare una valutazione dinamica del costo del ciclo di vita (LCC) con simulazioni ottenibili mediante software. 

È stato inoltre illustrato lo sviluppo dell’IFC negli anni e come mediante la sua evoluzione sia arrivato a coprire sempre più domini sino ad arrivare alla versione 4.3, che presto diventerà standard ISO. Con questa ultima release IFC ha raggiunto un punto di saturazione in termini di classi e pset. Non si prevedono infatti ulteriori espansioni, ma ogni nuova specifica esigenza andrà gestita con il bSDD. 

Il buildingSMART Data Dictionary (bSDD) per quanto detto prima assumerà dunque sempre più importanza, e questa volta la governance del processo di sviluppo dei dizionari sarà un compito gestito anche, o forse soprattutto, a livello nazionale e non più esclusivamente nei tavoli internazionali. 

Durante il summit si è svolta anche la cerimonia di premiazione dei buildingSMART openBIM Awards 2022, il prestigioso contest che premia i progetti che tramite un uso esemplare dell’openBIM mostrano come gli standard aperti possano essere applicati a progetti reali: l’Italia è stato il primo paese per numero di progetti (ben quattro) arrivati alle finali degli Award di buildingSMART, quelli di Terna SpA, ACCA software, Università di Napoli Federico II e della squadra Engisis, MINNUCCI ASSOCIATI e COSTIM. 

“Come presidente di IBIMI“ ha dichiarato Anna Moreno “sono fiera di poter dire che la professionalità dei nostri soci è sempre più apprezzata ed evidente nel contesto internazionale di buildingSMART International. Su 21 finalisti dei 132 progetti presentati per l’international award, 4 sono stati presentati da italiani, nessuno altro capitolo ha raggiunto questo traguardo!! E siamo altrettanto fieri di annunciare che uno di questi è anche stato il migliore per la sua categoria. Engisis e Minnucci associati hanno infatti vinto l’award per la categoria Asset Management. E da questa presentazione ci si può rendere conto dell’elevato livello competitivo di questo award.”

Il prossimo summit avrà luogo a Roma ed IBIMI sta già lavorando con i propri soci e stakeholder per organizzare un evento ricco e coinvolgente:
Sono molto orgoglioso di annunciare che porteremo questo evento a Roma dal 27 al 30 Marzo 2023.” Commenta il vicepresidente Lorenzo Nissim “Tornare a incontrarsi in presenza è infatti l’unico modo per allargare il giro di contatti e rompere i confini entro i quali la nostra routine di relazioni e gli algoritmi di ricerca ci confinano, oltre a darci la possibilità di dimostrare alla comunità internazionale che l’openBIM in Italia è sempre più capito, apprezzato e diffuso.” 

Per commenti, suggerimenti e proposte contattaci!  


buildingSMART openBIM Awards 2022: i progetti finalisti dei soci buildingSMART Italia

buildingSMART openBIM Awards 2022: i progetti finalisti dei soci buildingSMART Italia nel dettaglio

Sono stati resi noti nelle scorse settimane i nomi dei finalisti ai buildingSMART openBIM Awards 2022, prestigioso premio internazionale in cui vengono presentate le soluzioni più innovative nel settore AEC a livello mondiale. Dei 21 progetti arrivati alla selezione finale, ben 3 portano la firma di nostri associati:

Queste 4 realtà fanno parte della nostra community sin dai primi passi dell’associazione, e sono sempre coinvolte in prima linea di in tutte le attività di buildingSMART Italia. Siamo molto orgogliosi di questo loro importante risultato. Desideriamo pertanto dedicare un approfondimento ai loro innovativi progetti, che rappresentano la nostra associazione – e l’Italia in generale – a livello internazionale.

usBIM.extender

usBIM.extender è il progetto presentato da ACCA software per l’anno 2022 al buildingSMART International Awards (bSI Award): il più autorevole concorso internazionale in cui ogni anno università e imprese tra le più prestigiose del mondo presentano le soluzioni tecnologiche più innovative nel settore Architecture, Engineering & Construction (AEC). L’obiettivo del bSI Awards è selezionare e premiare progetti e tecnologie rappresentative delle migliori pratiche openBIM, in grado di cogliere nuove sfide in termini di interoperabilità nel processo di scambio di requisiti informativi.

La proposta di ACCA consiste in una soluzione software openBIM in cloud, concepita come un ecosistema di ben 12 tool, applicativi integrati al BIM management system di ACCA: usBIM. Ecco gli applicativi in grado di abilitare a funzionalità e operatività mediante l’utilizzo formati dati aperti a garanzia di workflow collaborativo ed interoperabile:
1. usBIM.editor per modificare modelli digitali direttamente in formato IFC. Consente di intervenire sul modello, modificando nomi, proprietà, geometrie delle singole entità che lo compongono, e di generarne una nuova versione aggiornata con le variazioni apportate;
2. usBIM.classification per cambiare le classificazioni delle entità di un modello IFC e creare un nuovo modello aggiornato con le modifiche eseguite;
3. usBIM.refactor: per riutilizzare la geometria di uno o più modelli IFC con l’obiettivo di crearne uno nuovo (anche in altre versioni IFC, come: 2×3; 4; 4.3) con una struttura spaziale aggiornata, intervenendo anche sull’attribuzione di classi e proprietà alle entità;
4. usBIM.ids per verificare le proprietà di entità del modello in formato IFC, scegliendo di procedere manualmente mediante operazioni di filtro oppure in maniera automatica grazie a funzioni avanzate
abilitate dall’uso di file in formato IDS (Information Delivery Specification);
5. usBIM.bSDD per editare un nuovo dizionario di dati, classificazioni e proprietà con cui arricchire modelli IFC mediante il servizio online di buildingSMART Data Dictionary (bSDD) secondo un workflow standardizzato a garanzia di qualità dei dati e coerenza delle informazioni;
6. usBIM.openCDE per la connessione da e verso altri Common Data Enviroment (CDE) per consentire scambio documentale e flusso di informazioni senza interruzione;
7. usBIM.clash per il rilevamento di collisioni di geometrie tra federazioni di modelli BIM in formato IFC con la generazione di report a supporto delle attività di verifica e file BCF (BIM Collaboration Format)
finalizzato al coordinamento delle operazioni da mettere in atto per la risoluzione della criticità o difettosità progettuali;
8. usBIM.compare per confrontare diverse versioni di modelli BIM in formato IFC e mettere in evidenza le differenze sia inerenti alle informazioni geometriche che informative;
9. usBIM.reality per navigare il modello BIM in formato IFC in realtà virtuale immersiva ed in real-time rendering mediante idonei dispositivi come visori;
10. usBIM.render per ottenere rendering fotorealistici in tempo reale a partire da modelli BIM in formato IFC direttamente dal browser on line;
11. usBIM.bcf per gestire e coordinare le comunicazioni tra i vari professionisti coinvolti nel progetto mediante l’utilizzo del formato file BCF a supporto della risoluzione di problemi rilevati su modelli
BIM in formato IFC;
12. usBIM.reclass per modificare le classi attribuite alle entità del modello IFC aggiungendo significato semantico ai modelli in formato IFC.

L’intero progetto contempla l’utilizzo di standard e metodologie openBIM, mediante esclusivamente formati aperti non proprietari, a garanzia di un lavoro interoperabile, scevro da ogni vincoli legali o limiti temporali legati ad uso di software o formati specifici. Abilita, quindi, la filiera del settore delle costruzioni a creare, valorizzare e manutenere le proprie specifiche informative, innovare il proprio workflow operativo e centralizzare in un’unica soluzione condivisa, integrata con più tool applicativi, l’interazione da parte di tutti gli attori coinvolti nel processo di scambio di dati.
Difatti, si tratta di strumenti e servizi all’avanguardia, basati sulle ultime novità in termini di standard, tecnologie e metodologie openBIM, in grado di implementare processi e workflow operativi sui dati e non sul software utilizzato a garanzia dei principi di sostenibilità ed interoperabilità promossa da bSI.

usBIM.extender opera, quindi, esclusivamente mediante l’utilizzo di formati dati aperti, anche in riferimento a modelli digitali IFC intesi come la rappresentazione di un sistema informativo dinamico del costruito e non più come un’istantanea statica, in grado di evolversi nel tempo grazie all’arricchimento di dati ed informazioni raccolte nelle varie fasi del ciclo di vita della costruzione.
Il progetto vuole fornire a tutti gli attori, coinvolti nel processo di implementazione del predetto sistema informativo anche con differenti competenze ed esperienze specialistiche, un set di tool per arricchire e/o modificare dati ed informazioni il modello IFC del costruito, senza vincoli o limiti legati alle soluzioni tecnologiche e formati file proprietari adottati in origine.
I dati e le informazioni potranno essere condivisi in formati differenti (nuvole di punti, documenti in PDF, disegni in 2D, foto 360°, ecc.), e potranno essere federati in un unico modello digitale, rappresentazione dell’asset inteso come il digital twin dell’opera. Inoltre, tali modelli potranno anche essere implementati in real time da dati provenienti da sistemi IoT e Asset/Facility management per il reperimento ed arricchimento di informazioni in seguito ad eventi generati dai dispositivi IoT installati nel mondo reale.

Maria Grazia Orecchio | Architetto, R&D specialist (ACCA software S.p.A.


Aggiornamento Importante: Cambiamento nella terminologia MVD

Aggiornamento importante: le MVD devono essere sostituite dalle Information Delivery Specifications (IDS)

Negli ultimi due anni e mezzo, buildingSMART International ha educato il settore in merito a IFC, MVD, IDS e altre abbreviazioni. Purtroppo, per molto tempo la comprensione di cosa sia un MVD è stata limitata.  

Con il nuovo standard Information Delivery Specification (IDS) e la nuova politica MVD, vorremmo rendere comprensibile la situazione, diffondendo un messaggio coerente e chiaro. 

In pratica, ciò significa che non ci potranno più essere proposte per creare un MVD, ma semplicemente che proporremo di aggiungerle al bSDD o di creare un IDS. 

Siamo consapevoli che ci sono alcuni “progetti MVD” in corso che potremmo dover trasformare. Per alcuni potrebbe essere sufficiente un cambio di nome, per altri potrebbero essere necessarie soluzioni più personalizzate. 

Abbiamo anche notato che la definizione dei requisiti di scambio richiedeva maggiore flessibilità, coerenza e affidabilità. Per questo motivo negli ultimi due anni è stato sviluppato e implementato lo standard IDS. IDS offre agli utenti un maggior numero di funzioni per la definizione dei requisiti (ad esempio, le espressioni regolari) e consente agli utenti di collegarsi al BuildingSMART Data Dictionary (bSDD). 

IDS è accuratamente testato e stabile. Viene utilizzato già oggi nella pratica. 

L’ecosistema buildingSMART per gli utenti finali è costituito da IFC, IDS e bSDD. La creazione di MVD verrà quindi lasciata ai modellatori di dati e ai fornitori di software. 

 

DOMANDE FREQUENTI 

  • Pensavo che un MVD fosse il modo per definire i requisiti di scambio? 

La definizione dei requisiti di scambio è solo una parte di un MVD. In un MVD è possibile definire anche modelli di concetto e non vogliamo che gli utenti vi apportino modifiche. 

  • Perché gli utenti non possono più definire un MVD? 

Gli MVD sono standard che devono essere implementati dai fornitori di software. Se non sono armonizzati con altri MVD, rischiamo di ritrovarci con dati IFC non leggibili. 

  • Quali sono i grandi vantaggi dell’IDS? 

Quando si definiscono i requisiti, non è necessario chiedere ai fornitori di software di implementare il proprio MVD, ma è possibile utilizzare il proprio IDS in aggiunta alle implementazioni software esistenti di IFC. È anche possibile definire un IDS per più versioni di IFC (se lo si desidera/consente). L’IDS è anche molto più ricco e definisce meglio i vincoli ai valori degli oggetti e delle proprietà e ha la possibilità di collegarsi al bSDD. 

  • Come possono gli utenti definire i loro requisiti? 

Ci sono molti modi per farlo. Lo standard buildingSMART è l’IDS. Questo standard è molto ricco e consente agli utenti di collegarsi anche al bSDD. Il grande vantaggio dell’IDS è che può essere utilizzato per qualsiasi versione di IFC e funziona su quasi tutte le implementazioni software esistenti di IFC (vista di coordinamento, vista di riferimento, vista di trasferimento del progetto). 

  • Esistono strumenti per definire un IDS? 

Sì! Verrà pubblicato presto un elenco. 

  • Sono disponibili strumenti per verificare un IFC rispetto a un IDS? 

Sì! Verrà pubblicato presto un elenco. 

  • Gli MVD sono ormai obsoleti? 

No. Sono ancora utilizzati come “livelli di implementazione” dell’IFC nel software. Sono controllati dal gruppo esecutivo tecnico del Comitato per gli standard buildingSMART. 

  • Posso usare la parte dei requisiti di scambio dell’MVD per definire i miei requisiti di scambio? 

Esistono diversi modi per definire i requisiti di scambio. È possibile utilizzare la parte dei requisiti di scambio di un MVD, un modello di dati di prodotto, un capitolo IDM, SHACL, Excel e molti altri. IDS è il miglior abbinamento all’interno dell’ecosistema buildingSMART di bSDD e IFC. 

Per saperne di più, consultare questo articolo. 

  • Posso saperne di più? 

Sì! Contattateci. Siamo felici di aiutarvi.